I problemi dell’erba di San Siro, pochi giorni per salvare il derby

Il terreno di San Siro non sta attraverso un buon momento, complici le temperature gelide dell’inverno milanese. Facciamo il punto
Il terreno di San Siro non sta attraverso un buon momento, complici le temperature gelide dell’inverno milanese. Le recenti lamentele di Milan e Inter hanno sottolineato come a risentirne sia il gioco e la salute dei calciatori, soggetti a frequenti infortuni. La verità sta però nel mezzo.
Il prato è solo una componente del rendimento delle milanesi, anche se è vero che la circolazione dell’aria nello stadio danneggia seriamente il manto, ultimamente inadatto a partite di livello professionistico. E se il 2014 può essere considerato l’annus horribilis per l’impianto, con ben 10 interventi di sostituzione del terreno di gioco, questa stagione non si può dire comunque felice.
Anche perché le società italiane non sembrano voler investire più di tanto in soluzioni innovative e in media spendono un quarto delle squadre di Premier League. San Siro presenta un misto naturale-sintetico che fatica a reggere agli impegni continui di Milan e Inter. Si guarda già al prossimo obiettivo, non lontano all’orizzonte, ovvero il nuovo stadio di Milano che rappresenterà un gioiello ingegneristico di livello internazionale.
E in quel caso si potrà salutare il tanto odiato terzo anello che oscura il manto erboso creando falle sparse per il campo. Ma c’è un presente che va tutelato, a partire dal prossimo derby che potrebbe decidere la lotta scudetto. Nei prossimi giorni si proverà a fare l’impresa di rizollare tutto per la stracittadina.
“Da Milan-Juve al derby abbiamo due settimane: una servirebbe per sostituire il campo, una per cucirlo. Dovrebbe funzionare tutto alla perfezione: non dovrebbe piovere, gelare, nevicare. Non dovrebbe esserci un intoppo nei trasporti” ha dichiarato l’agronomo Castelli alla GdS.