Il Milan acquista Odogu. Scopriamo il nuovo difensore rossonero

Il Milan ha chiuso per l’acquisto di David Odogu, difensore centrale del Wolfsburg, classe 2006. Un’operazione che conferma la linea verde del club rossonero, sempre più attento a individuare i talenti emergenti in Europa. Tuttavia, la scelta lascia anche spazio a riflessioni più critiche, soprattutto in relazione alle esigenze attuali della prima squadra.

Chi è Odogu

Odogu è un difensore tedesco di origini nigeriane, alto 1,91 metri, fisicamente strutturato e già inserito da tempo nel giro delle nazionali giovanili. Ha giocato con la Germania Under 17, vincendo sia l’Europeo che il Mondiale di categoria nel 2023, dimostrando grande solidità e personalità. A livello di club, invece, ha avuto finora uno spazio limitato. Con il Wolfsburg ha totalizzato appena tre presenze in Bundesliga, per un totale di 194 minuti, senza ancora essersi affermato come titolare o alternativa stabile in prima squadra.

Il suo profilo è quello di un difensore moderno, forte nei duelli fisici, abile nell’anticipo e dotato di una buona progressione. È in grado di giocare sia nella difesa a quattro che in un sistema a tre centrali, grazie alla sua duttilità e capacità di adattamento. Nonostante ciò, resta un giocatore ancora in formazione, che deve crescere tecnicamente, tatticamente e nella gestione della pressione.

La strategia del Milan sembra essere chiara: Odogu verrà aggregato inizialmente al progetto “Milan Futuro”, la seconda squadra rossonera che parteciperà al campionato di Serie D. L’obiettivo è farlo crescere in un contesto controllato, monitorarne lo sviluppo e, se necessario, integrarlo gradualmente nella prima squadra in caso di emergenza. Un percorso già visto con altri giovani in passato, ma che richiede tempo, pazienza e le giuste condizioni per funzionare.

I dubbi sulla funzionalità dell’acquisto

Il problema, però, sta proprio nella tempistica. Il Milan aveva la necessità di inserire un difensore pronto, affidabile, in grado di alzare il livello e offrire garanzie fin da subito, soprattutto in vista di una stagione ricca di impegni tra campionato e coppe. L’arrivo di Odogu, per quanto interessante sul piano progettuale, non colma quel vuoto nell’immediato. Si tratta di una scommessa per il futuro, non di una risposta concreta per il presente.

Questo tipo di operazione può dare i suoi frutti se inserita in un contesto strutturato e se il reparto difensivo è già solido. Ma in una fase in cui il Milan deve ancora completare la sua retroguardia e garantire continuità nelle prestazioni, l’acquisto di un giovane così inesperto rischia di non bastare. (CONTINUA DOPO IL VIDEO)

Il precedente con Thiaw

Il Milan, con l’operazione per David Odogu, sembra intenzionato a ripetere il modello che ha portato all’acquisto di Malick Thiaw. Anche in quel caso, i rossoneri avevano puntato su un difensore giovane, fisicamente imponente e ancora poco affermato a livello internazionale. Thiaw era arrivato dallo Schalke 04 a cifre contenute, con un ingaggio basso e senza grandi aspettative mediatiche. Nel giro di due stagioni, però, ha attirato l’interesse dei club inglesi. Il Milan lo ha poi ceduto in Premier League, al Newcastle, nell’estate 2025 per circa 35 milioni di euro, realizzando una plusvalenza significativa.

Odogu, per caratteristiche fisiche e percorso, ricorda da vicino quel tipo di scommessa: un giovane difensore con potenziale, da crescere gradualmente nel progetto Milan. Resta da capire se anche lui saprà seguire lo stesso percorso di crescita e affermazione, ma la strategia è ormai evidente, comprare a poco e rivendere per effettuare plusvalenze. Un’ottima strategia solo se affiancata da risultati sportivi e programmazione tecnica. Aspetto che al Milan al momento non si vede.

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